Quanti soprammobili hai a casa? E quanti sono effettivamente utili? La risposta è quasi scontata: secondo un sondaggio effettuato nella nostra classe, la 2B dell'Istituto Comprensivo E.Mestica di Macerata, il 76% degli alunni ha più di 20 soprammobili in casa e la maggior parte è di natura superflua. Qual è, secondo voi, la fine che fanno quegli stessi oggetti che ci piacevano tanto al momento dell'acquisto quando ne accumuliamo a centinaia? Facile: li buttiamo, perché non conosciamo il danno che procurano all'ambiente una volta trasformati in rifiuti. Ma c'è anche qualche altra soluzione per evitare l'enorme produzione di sporcizia attuale? L'incidenza dei rifiuti sul nostro Paese è ormai un tema molto discusso, ma pochi in realtà intervengono concretamente per cambiare le cose. Uno dei Centri che contribuisce alla prevenzione del nostro territorio a Macerata è indubbiamente il Centro del Riuso. Qui tutti i Maceratesi portano gli oggetti che non utilizzano più ma che sono ancora in buone condizioni, e la maggior parte di essi è costituita da, appunto, soprammobili. Chi vuole può passare al Centro e, in caso di necessità, prenderli e portarli a casa. Questo è il modo più efficace per diminuire la quantità dei rifiuti, ed è anche utile per aiutare persone che, magari, non possono permettersi tali oggetti nuovi. A seguito di un'intervista ad un operatore, è risultato che sono le donne di età compresa fra i quaranta e sessant'anni gli utenti più interessatisi a prendere soprammobili. Quindi, perché buttare nella raccolta dell'indifferenziata tutto ciò che non utilizziamo più? Molto più conveniente e rispettoso nei confronti dell'ambiente portarli al Centro del Riuso di Macerata!
RiusoinCasa Journal
Blog gestito dagli studenti della scuola secondaria di primo grado "Dante Alighieri" di Macerata
venerdì 8 giugno 2018
giovedì 7 giugno 2018
Usa e getta: la rovina dell'ambiente
Lo sapevate che il primo oggetto usa e getta, una lametta, fu inventata nel 1903 da King Camp Gilette in America?
Questo concetto si diffuse massicciamente solo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale perché veniva considerato un buon modo per far ricrescere l'economia producendo più oggetti in modo da avere più posti di lavoro. I prodotti usa e getta o monouso sono nati per avere un utilizzo limitato nel tempo oppure singolo, mentre sarebbe meglio ridurre i rifiuti usando ad esempio oggetti duraturi nel tempo come fazzoletti di tessuto o bottiglie di vetro al posto di quelle di plastica. Abbiamo fatto un sondaggio tra gli alunni della 2a della scuola Mestica ed abbiamo realizzato che il 24% della classe utilizza bottiglie di vetro e il restante 76% quelle di plastica.
Le bottiglie di vetro sono migliori rispetto alle altre perché possono essere riutilizzate a differenza di quelle di plastica che col passare del tempo possono rilasciare sostanze nocive all'interno dell'acqua. Possiamo arrivare alla conclusione che è preferibile non utilizzare prodotti usa e getta perché producendo maggiori rifiuti si portano danni all'ambiente e aumenta l'inquinamento, quindi noi tutti dovremmo impegnarci a produrre meno immondizia comprando prodotti che durino nel tempo.
Questo articolo è stato realizzato da Irene, Chiara, Caterina, Laura e Fabio della classe 2a della scuola Mestica.
Questo articolo è stato realizzato da Irene, Chiara, Caterina, Laura e Fabio della classe 2a della scuola Mestica.
martedì 5 giugno 2018
Smaltimento dei vestiti
Smaltimento dei vestiti
Molti pensano che riusare e riciclare hanno lo stesso significato, ma in realtà sono molto differenti.
Riusare vuol dire nuovo utilizzo, per altri scopi o da altre persone.
Riciclare significa invece recuperare la materia prima di un oggetto attraverso processi di lavorazione, come ad esempio il macero per i vestiti.
La gestione dei vestiti è un problema, ne abbiamo troppi perchè seguiamo la moda e non le nostre esigenze.
Un esempio di riuso per i vestiti sono i mercatini dell'usato e la rivendita online.
venerdì 1 giugno 2018
Dai sfogo alla tua creatività con il riuso artistico!
IL RIUSO ARTISTICO
« Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma »
(Antoine-Laurent de Lavoisier)
Il riuso va inteso come un'alternativa al concetto dell'usa e getta. Esso si attua quando le funzioni per cui è stato creato l'oggetto sono riviste alla luce di un suo nuovo ed originale utilizzo. Diversamente, il riciclaggio impone la distruzione del rifiuto per creare nuovi diversi oggetti o prodotti.
Tra i vantaggi noti del riuso abbiamo:
-risparmi per il conferimento e smaltimento in discarica,
-risparmi nell'acquisto di materie prime,
-risparmi nello stoccaggio dei rifiuti,
-risparmio energetico per la produzione del sostituto,
Il riuso permette di creare strutture abitative o complementi di arredo a costi contenuti.
Riuso e riciclo creativo significa recuperare oggetti e riutilizzarli rinnovandoli nell’aspetto. Le buone pratiche come il riuso e il riciclo dei materiali, la rivisitazione di mobili e oggetti di una volta offrono una soluzione (facilmente attuabile) al grande problema dell’enorme produzione e successivo smaltimento dei rifiuti.
Tutto ciò rappresenta un'occasione unica di rendere più originale l'arredamento di ogni casa.
Classe 2E Istituto Comprensivo "Dante Alighieri" Macerata
Elena Maria Boccaccini, Sara Guerrini, Ilaria Margione, Sara Mehmet, Susanna Staffolani e Beatrice Torquati
« Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma »
(Antoine-Laurent de Lavoisier)
Il riuso va inteso come un'alternativa al concetto dell'usa e getta. Esso si attua quando le funzioni per cui è stato creato l'oggetto sono riviste alla luce di un suo nuovo ed originale utilizzo. Diversamente, il riciclaggio impone la distruzione del rifiuto per creare nuovi diversi oggetti o prodotti.
Tra i vantaggi noti del riuso abbiamo:
-risparmi per il conferimento e smaltimento in discarica,
-risparmi nell'acquisto di materie prime,
-risparmi nello stoccaggio dei rifiuti,
-risparmio energetico per la produzione del sostituto,
Il riuso permette di creare strutture abitative o complementi di arredo a costi contenuti.
Riuso e riciclo creativo significa recuperare oggetti e riutilizzarli rinnovandoli nell’aspetto. Le buone pratiche come il riuso e il riciclo dei materiali, la rivisitazione di mobili e oggetti di una volta offrono una soluzione (facilmente attuabile) al grande problema dell’enorme produzione e successivo smaltimento dei rifiuti.
Tutto ciò rappresenta un'occasione unica di rendere più originale l'arredamento di ogni casa.
Classe 2E Istituto Comprensivo "Dante Alighieri" Macerata
Elena Maria Boccaccini, Sara Guerrini, Ilaria Margione, Sara Mehmet, Susanna Staffolani e Beatrice Torquati
giovedì 31 maggio 2018
I VESTITI PER BAMBINI E RAGAZZI
I neonati quando nascono hanno già molti vestiti che però,
crescendo velocemente, non riescono a sfruttare.
Presi dall’entusiasmo i genitori comprano tutine, body,
scarpine e anche amici e parenti fanno la stessa cosa, ma purtroppo non c’è
neanche il tempo di farglieli usare tutti almeno una volta prima che crescano.
Questo spreco può essere evitato creando una rete tra i
giovani genitori che si possono scambiare i vestitini in base all’età dei figli,
inoltre invece di comprarne continuamente di nuovi, si possono risparmiare
soldi ma anche risorse, evitando la produzione di nuovi beni, in questo caso
inutili.
Cosa fare con gli abiti e gli accessori che non servono più?
Le alternative alla discarica sono molte: dalla semplice raccolta differenziata
al riciclo creativo, dal riuso al baratto, dal mercato dell’usato alla
condivisione online.
Basta poco per trasformare i maglioni che non
usate più in dei bellissimi copri tazzine, in comodi scalda mani e berretti o
addirittura in una lampada. Camicie lise e calze rotte, invece, possono
rivelarsi fondamentali per le pulizie domestiche. Le vecchie t-shirt possono
diventare dei personalissimi bikini. Persino i bottoni possono essere
riutilizzati per creare delle fantastiche tende o degli originalissimi cuscini e
con le calze di lana potrete creare dei meravigliosi tappeti. Se poi avete pile
di jeans che non mettete più perchè ormai fuori moda, potete tagliarli e farne
dehli shorts, creare delle capienti borse oppure dipingerli con la tecnica
degli stencil in stile tatuaggi old.
Il forte impatto ambientale di uno smaltimento non corretto
è bilanciato dal dato che circa il 95% dei prodotti tessili possa, d’altra
parte, essere riutilizzato o riciclato. Alla luce di ciò, negli ultimi anni
sono state avviate iniziative per evitare ad abiti e accessori un destino tanto
triste quanto nocivo.
Per donare ci sono le parrocchie,
le associazioni di volontariato. E i negozi della solidarietà. In Italia si
recuperano solo 14 chili pro capite di vestiti da buttare. Un grande spreco di
oggetti, di risorse naturali e di emissioni da evitare assolutamente.
Quindi che cosa aspettate? SCAMBIATE! REGALATE! RICICLATE!
Achilli Brenda, Bongarzoni Sara, Cervigni Nicole, Pansoni Nicolò, Pasquariello Pietro.
martedì 29 maggio 2018
LE 5W DELLE SCARPE
Per l’acquisto conviene scegliere un
negozio specializzato, in cui i commessi abbiano la competenza tecnica adeguata
per consigliarvi. Alcuni negozi sono dotati di una pedana che simula una
discesa, in cui potrete verificare se la misura è corretta.
Evitate scarponi troppo rigidi, adatti a un uso in alta montagna. Comunque tenete presente che al momento della prova in negozio una scarpa ben strutturata potrebbe apparire rigida, mentre dopo non ci farete più caso.
Non cercate sempre il risparmio, infatti un paio di scarpe di qualità costa almeno 100 Euro, ma sono soldi ben spesi. Scarpe economiche potrebbero trasformare il vostro cammino in un supplizio. E’ inoltre adeguato acquistare le scarpe nella stagione giusta.
Evitate scarponi troppo rigidi, adatti a un uso in alta montagna. Comunque tenete presente che al momento della prova in negozio una scarpa ben strutturata potrebbe apparire rigida, mentre dopo non ci farete più caso.
Non cercate sempre il risparmio, infatti un paio di scarpe di qualità costa almeno 100 Euro, ma sono soldi ben spesi. Scarpe economiche potrebbero trasformare il vostro cammino in un supplizio. E’ inoltre adeguato acquistare le scarpe nella stagione giusta.
Una prima distinzione va fatta se le scarpe sono accoppiate
o meno in discarica.
Se la scarpa è singola, in buona stato o meno, andrà gettata nel SECCO/INDIFFERENZIABILE
oppure portata direttamente all’ECOCENTRO di riferimento.
Invece se la scarpa è accoppiata, cioè abbiamo fra le mani un classico paio di scarpe,
dipenderà da come sono nel loro stato generale. e le scarpe sono in buono stato si smistano all’interno di un sacchetto nel bidone degli ABITI USATI.
Se le scarpe sono in cattivo stato si portano direttamente all’ECOCENTRO di riferimento
o le si getta nella raccolta del SECCO/INDIFFERENZIABILE.ultime potrebbero diventare scomode e dolorose. Ciò comporterebbe ad un ulteriore spesa.
Se la scarpa è singola, in buona stato o meno, andrà gettata nel SECCO/INDIFFERENZIABILE
oppure portata direttamente all’ECOCENTRO di riferimento.
Invece se la scarpa è accoppiata, cioè abbiamo fra le mani un classico paio di scarpe,
dipenderà da come sono nel loro stato generale. e le scarpe sono in buono stato si smistano all’interno di un sacchetto nel bidone degli ABITI USATI.
Se le scarpe sono in cattivo stato si portano direttamente all’ECOCENTRO di riferimento
o le si getta nella raccolta del SECCO/INDIFFERENZIABILE.ultime potrebbero diventare scomode e dolorose. Ciò comporterebbe ad un ulteriore spesa.
La principale differenza tra le scarpe artigianali e quelle prodotte in fabbrica è che, quelle artigianali, sono più comode, realizzate principalmente con materiali di alta qualita prodotte in modo preciso. Quelle in fabbrica, al contrario, presentano suole prodotte più rigidamente rispetto alle altre e ciò le rende scomode.
Il
colosso di articoli sportivi, Adidas, ha prodotto in esclusiva queste nuove scarpe per cercare di
sensibilizzare l'opinione pubblica e per aiutare l'ambiente con il problema
dell'inquinamento dei mari. Attualmente l'azienda mira ad eliminare la
plastica dal processo di produzione e distruibuzione.
A sottolineare la volontà
di ridurre l’inquinamento, il colosso di articoli sportivi ha deciso di
realizzare questo progetto in associazione con l’organizzazione ambientalistica Parley
for the Oceans che da anni ha come obiettivo delle sue campagne quello di
sensibilizzare l'opinione pubblica sulla questione dell'inquinamento degli
oceani. Lo scopo del progetto è quello di "ripensare il design dei
prodotti e aiutare a ridurre il problema della plastica nelle nostre
acque".
Le scarpe avranno un costo
di 220 dollari e verranno vendute sia nei negozi sia online a partire dalla
metà di novembre. Il loro nome sarà UltraBOOST Uncaged Parley e saranno
riconoscibili grazie allo specifico design. Saranno fatte al 95% di plastica
riciclata, raccolta vicino alle Maldive, mentre la restante parte
sarà ottenuta da altri materiali riciclati.Tuttavia anche essendo scarpe
ecosostenibili, di media non possono
durare più di 1.000 km, anche se prodotte con materiali di alta qualità. Inoltre
la vita può essere variata anche dal peso del consumatore o dalla frequenza dei
lavaggi in lavatrice.
venerdì 25 maggio 2018
Perchè usa e getta
Che cos'è l'usa e getta ?
Usa e getta o monouso è un termine che serve per descrivere gli oggetti che vengono creati per essere utilizzati una sola volta per poi essere buttati
Il primo motivo per cui l'uso e getta è nato,è la tutela della salute attraverso una maggiore igiene,inoltre è anche molto importante il ciclo di domanda e offerta che l'economia ne deriva.
L' usa e getta è un' invenzione culturale che è stata imposta a tutti noi peer comprar comprare comprare...
Il primo prodotto di grande utilizzo destinato all'uso e getta furono le lamette apparse sul mercato agli inizi del 1900(fonte wikipedia).
Quello che ha reso l'uso e getta così popolare è la sua praticità. Infatti chi è che per una cena al volo con gli amici non utilizza tovaglioli, tovaglie, e piatti uso e getta? o per esempio quando siamo fuori casa troviamo più semplice mantenere cibi freschi su contenitori di plastica
Secondo l'uso e getta è molto importante per l'igiene gettare subito dopo l'utilizzo,come esempio prendiamo le posate di plastica,queste non possono essere utilizzate più di una volta ma devono essere buttate subito dopo il primo utilizzo.
Si può combattere l'usa e getta utilizzando prodotti più resistenti che possono essere utilizzati all'infinito (o perlomeno anni).
Secondo i sondaggi effettuati alla classe risulta che:
Tra posate,bicchieri e piatti in plastica o posate e bicchieri di vetro e piatti di ceramica, il 100% dei compagni votano la seconda scelta;
Tra bottiglie di vetro o bottiglie di plastica il 60% dei compagni usano quelle in vetro e il 40% usano quelle in plastica;
Inoltre l' 80% dei compagni utilizzano i fazzoletti di carta mentre il 20% utilizza i fazzoletti di stoffa;
Poi il 55% dei compagni preferiscono riempire le bottiglie di vetro a casa e utilizzare sempre quelle mentre il 45% compra l' acqua al supermercato quindi ogni volta buttando via le bottiglie(usa e getta)
Secondo l' ultimo sondaggio il 100% dei compagni praticano la raccolta differenziata, invece che gettare i rifiuti tutti insieme.
Questo articolo è stato realizzato dai ragazzi della classe 2 G Dante Alighieri
Jacopo
Giodi
Giorgia
Cesare
Aurora
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